Azienda di famiglia, ottimi vini rossi di struttura
La tangibile forza del tempo la troviamo a Canneto Pavese, un paesino sul versante di Stradella, tra le valli Versa e Scuropasso.
Qui la cantina dell'oggi Paolo Verdi è stratificata nei tre livelli delle generazioni che l'hanno preceduto. Dalla tradizionale cascina con animali, vigne e foraggi Bruno padre di Paolo, vede nella terra dell'Oltrepò un potenziale mai considerato prima. Abbandona la pratica della damigiana e nei primi anni '50 imbottiglia le prime etichette dell'azienda.
Paolo ha sposato il progetto del padre con forza e lungimiranza. Nel 1981 firma la sua prima bottiglia con la creazione del primo metodo classico dell'azienda.
Negli stessi anni, su consiglio dei vecchi del paese, compra il vigneto “ Cavariola “ da dove dal '85 produrrà con vitigni del territorio, il grande vino rosso realizzando il suo sogno da ragazzo ventenne.
Dal '99 le prime prove di vinificazione in legno con follature a mano e una crescente attenzione a tutte le fasi produttive. Seguendo la sua filosofia in cui la massima espressione della tecnologia è proprio di non usarla.
Oggi sono quasi 100.000 le bottiglie prodotte e le soddisfazioni certo non mancano.
Il suo prossimo sogno è che suo figlio fresco di diploma agrario segua le sue orme.
LE SELEZIONI
Riesling frizzante 2014
Un bianco di bassa gradazione, con profumi delicati di fiori bianchi, pera e camomilla. In bocca è molto gradevole, fresco sapido di uno stupefacente equilibrio.
Barbera Campo del Marrone 2012
Caspita! Saranno le rese basse o i tonneau della Stiria, ma questo è proprio un grande barbera. Frutti rossi maturi e una splendida spalla acida lo rendono pieno e lungo in bocca.
Buttafuoco 2014
Un assemblaggio di Croatina, Barbera e Uva Rara. Bellissimo rosso rubino brillante, con delicati profumi di ciliegia e note speziate. Al palato una sensazione mentolata accompagnata da ottimi tannini e una bella acidità.
Un vino fresco e immediato.
Cavariola riserva 2011
Cavallo di battaglia di Paolo, un grande rosso con uve autoctone tra cui l'Ughetta di Canneto.
Profumi intensi di frutti rossi come more e prugne, note tostate e sottobosco. Caldo e avvolgente con una bella vena sapida, un vero fuori classe di cui l'Oltrepò ha bisogno.
IL NOSTRO COMMENTO
L'Azienda di Bruno Verdi, tra le prime visitate, è stata illuminante per capire le potenzialità di questo territorio. Grandi rossi di struttura indicati per l'invecchiamento e interessanti metodi classici.
