30 Aziende raccontano della loro vendemmia 2020. 

Sicuramente, l'anno 2020 sarà un anno difficile da dimenticare. Tra la pandemia, i cambiamenti climatici, il surriscaldamento globale, le tensioni commerciali internazionali e l'uscita del Regno Unito dall'Europa non si è fatto mancare proprio nulla questo anno "horribilis".

Naturalmente anche il comparto del vino, ha avuto le sue difficoltà.

Anche se l'Italia ha continuato a primeggiare nella produzione di vino in Europa con ben 47 milioni di ettolitri, mentre Francia e Spagna si giocano il 2° e 3° posto, la diretta conseguenza della pandemia mondiale ha inciso sulle vendite del vino italiano nel mondo, con un calo che ha sfiorato il 5%.

Parlando a livello nazionale della vendemmia 2020, l'annata agronomica si era presentata con una situazione climatica favorevole. Caratterizzata da piogge abbondanti in autunno che hanno consentito il ripristino delle riserve idriche e il susseguirsi di mesi miti con un andamento climatico senza particolari criticità.

Con l'avanzamento stagionale si è prospettato un ciclo vegetativo avanzato, che ha portato ad una raccolta delle uve leggermente anticipata in molte regioni italiane. Il periodo più delicato si è presentato nell'epoca vendemmiale con continui episodi piovosi soprattutto tra fine agosto e gli inizi di settembre e importanti sbalzi di temperatura con conseguenti ritardi nelle maturazioni e problematiche legate alla sanità delle uve stesse.

Da notare in generale un aumento della produzione che in Lombardia si è stimato intorno al 10% rispetto alla vendemmia 2019. Secondo molti pareri, si può catalogare la vendemmia di quest'anno tra le buone annate, nonostante le condizioni climatiche non siano state del tutto favorevoli nel periodo di vendemmia.

Per quanto riguarda l'Oltrepò Pavese, fare un discorso generale non è mai così facile data la sua estensione e biodiversità. Infatti parliamo della prima zona di produzione vinicola in Lombardia con ben 13.500 ettari vitati, in un territorio che va dagli 80 ai 600 metri sul livello del mare con esposizioni a 360 gradi.

Questa ricchezza di varianti, fa sì che in queste colline si possono piantare con risultati sorprendenti dal precoce pinot nero, all'interessante riesling, ai grandi rossi che hanno bisogno di più tempo di maturazione.

Soffermandosi sulle questioni ambientali, come il problema del cambamento climatico, alcune aziende quest'anno hanno fatto delle scelte innovative riguardanti certe fasì della lavorazione. Alcune realtà sono partite dalla vendemmia che quest'anno è stata effettuata durante le ore notturne, per arginare le problematiche legate alle alte temperature del giorno, riuscendo a portare in cantina un'eccelsa materia prima.

Altre hanno avviato nuovi studi per le analisi in vigna, seguendo innovativi test con parametri di maturazione sensoriale per ogni singolo vigneto, per comprendere esattamente il momento più adatto per iniziare la raccolta. Questo ha permesso di preservare al meglio tutte le complessità del grappolo, come acidità e Ph fondamentali soprattutto in una zona di grande tradizione spumantistica.

Altri ancora, hanno ottenuto ottimi risultati sulla freschezza e sui profumi, vinificando alcune delle loro etichette a grappolo intero, pigiando con i piedi e lasciando qualche acino intero per una leggera macerazione carbonica. Una risposta alle gradazioni spesso troppo elevate dei vini specialmente in terre calde delle prime fascie collinari.

Tutti questi procedimenti si sono rivelati di grande aiuto in un'annata così meteorologicamente variabile, che necessitava di essere interpretata giorno dopo giorno, vista la sua imprevedibilità.

Sono stati realizzati due filmati, in cui enologi e produttori raccontano tutti i loro aneddoti e novità sulla particolare vendemmia 2020. In questa scheda è presente  il filmato parte prima, su il nostro canale Youtube potrete trovare anche la seconda parte.

Ringrazio tutte le Aziende e gli adetti ai lavori che hanno partecipato a questo progetto. Le Selezioni dell'Oltrepò Pavese, vuole rappresentare la voce professionale del territorio.

Grazie a tutti,

Maurizio Tola